La dimostrazione che nuove forme di socialità sono possibile

Damanhur è la dimostrazione che nuove forme di società sono possibili e realizzabili, quale passaggio importante verso la creazione di un nuovo equilibrio sociale, economico, umano e culturale. Per i damanhuriani vivere in comunità significa aprirsi al mondo, far parte di un sistema sociale e politico capace di dare risposte alle reali esigenze dei cittadini, in un'ottica di servizio verso la società.
Il riconoscimento ottenuto nel 2005 dal Global Human Settlements Forum delle Nazioni Unite (ONU), dichiara che Damanhur rappresenta un modello di società sostenibile esemplare, e testimonia l'impegno attivo dei damanhuriani nel mettere al servizio degli altri la propria esperienza. I cittadini di Damanhur hanno anche creato molte associazioni riconosciute dal Governo Italiano per la loro funzione di Promozione Sociale (A.P.S.).
In quarant'anni di storia e confronto con realtà e persone provenienti da culture diverse del mondo, vi sono state anche situazioni nelle quali essere una comunità che ricerca una forma di spiritualità non religiosa e che rappresenta un fenomeno difficilmente classificabile, è stato di ostacolo al riconoscimento dei diritti morali e civili dei damanhuriani. La linea scelta da sempre in questi casi a Damanhur è quella della disponibilità a rispondere a qualsiasi critica o pregiudizio culturale nei confronti di una realtà "diversa", invitando chiunque a venire a constatare di persona chi siamo e come viviamo, o rispondendo con puntualità ai vari dubbi e interrogativi posti.
Con Te, per il Paese

All'inizio degli anni Ottanta i cittadini dei primi insediamenti comunitari di Baldissero Canavese, Vidracco e Cuceglio hanno partecipato alle elezioni amministrative, eleggendo un consigliere comunale. Nel 1995 hanno costituito il movimento politico “Con Te, per il Paese”, che nel 1999 è passato da 5 a 21 consiglieri in sette paesi del Canavese, ai quali va aggiunto il sindaco di Vidracco. Un risultato unico e straordinario per un gruppo comunitario, che si ripete da un'elezione all'altra.
“Con Te, per il Paese” è attivo nella politica italiana e, per qualche anno, suoi rappresentanti hanno partecipato con ruoli regionali e nazionali alle attività ambientaliste dei Verdi. In seguito i damanhuriani hanno scelto di dialogare con politici che sostengono idee vicine alla visione sociale della Federazione, indipendentemente dall'appartenenza a un partito.
L'attività del movimento riguarda iniziative culturali, dai convegni agli incontri con esponenti di altre organizzazioni, dall'elaborazione di progetti nell'ambito della Protezione Civile alla presentazione al Parlamento italiano e della UE di proposte di legge per il riconoscimento giuridico di comunità intenzionali, ecovillaggi e cohousing.
Oggi il movimento conta venti rappresentanti in sei paesi della zona, più il sindaco di Vidracco, che si confrontano periodicamente su varie situazioni: elaborazioni che comprendono il possibile orientamento di voto nelle elezioni politiche, amministrative, europee e referendarie, la partecipazione a iniziative per la tutela dell'acqua come pubblico e a favore delle coltivazioni biologiche, e commenti relativi a fatti internazionali di rilievo, dalle guerre alla questione dei migranti, dai sistemi finanziari alle condizioni di vita di alcuni popoli.
Molti cittadini si impegnano nel volontariato sociale

Un punto di impegno di molti cittadini damanhuriani, negli anni, è stato quello del volontariato, espresso attraverso la partecipazione allo spegnimento degli incendi boschivi (squadre regionali Aib), alle squadre di Protezione Civile, alla Croce Rossa Italiana ed ai Vigili del Fuoco. Molti damanhuriani hanno partecipato a vari interventi umanitarie, come la "Missione Arcobaleno" in Albania, per soccorrere i rifugiati del Kossovo; per l'emergenza dopo lo tsunami dello Sri Lanka, nel 2004; in occasione del terremoto dell'Aquila nel 2009 e in molte altre occasioni, in Piemonte e in Italia.
Il filo che lega i damanhuriani al mondo del volontariato è per certi versi lo stesso che li lega al mondo della politica: partecipare alla vita e e prendersi cura della porzione di mondo nella quale ci si trova, interessandosi al territorio e a chi vi abita.
Negli anni, che si trattasse di Aib, di CRI o di Protezione civile, i volontari provenienti da Damanhur hanno raccolto vari riconoscimenti. Merita una menzione speciale la Medaglia al Valore Civile conferita dal Presidente della Repubblica ad Alce Faggio, Pierluigi Luzi, scomparso nel 2002. La medaglia premia una vita spesa nelle squadre Aib in Piemonte, intervenendo su alluvioni, incendi ed emergenze umanitarie. Alce si dedicò anche alla costruzione - e talvolta alla ricucitura - di una rete che unisse tutte le realtà regionali del volontariato, interpretando il migliore spirito damanhuriano. La sua medaglia è cara ai volontari damanhuriani, come riconoscimento per la disponibilità e l'impegno di tutti.